Incontro tra Bray e ManifestoCultura a Roma e quel NOI che ci motiva

Si è svolto a Roma martedì 29 aprile l’atteso incontro tra ManifestoCultura e Massimo Bray. L’appuntamento è stato richiesto dal Consiglio Nazionale del Manifesto per stringere legami più stretti con Bray e il suo staff e programmare strategie comuni e azioni concrete per i prossimi mesi. L’incontro, avvenuto in un clima amichevole e di stima reciproca, è iniziato attraverso la concessione di omaggi (due libri) che MC ha voluto fare all’ex Ministro della Cultura in segno di riconoscimento sia per l’attenzione mostrata nell’ultimo anno, sia per ringraziarlo dell’opportunità del meeting romano.

All’incontro hanno partecipato Laura Tolomei, coordinatrice del ManifestoCultura e Maria Giovanna Romano costituente e consigliera del ManifestoCultura. Ha invece fatto gli onori di casa, oltre a Massimo Bray, anche Giovanni De Stefano. Il colloquio, durato circa 50 minuti, ha toccato vari punti e ha fatto emergere la comune volontà di continuare un percorso iniziato a giugno dello scorso anno ma che ora potrebbe avere sbocchi più concreti e meno “virtuali”. Il ManifestoCultura in effetti nasce dall’unione, dapprima virtuale e poi reale, di più realtà (singoli e non) disseminate nel territorio e ora cerca una “fase 2″, fatta di azioni tese a rafforzare il concetto del “fare” e dell’agire, in nome di una maggiore consapevolezza che l’Italia, il cittadino e tutte le realtà culturali, devono avere per valorizzare il proprio patrimonio artistico e culturale partendo da piccoli gesti, dalle periferie, da pezzi di patrimonio spesso dimenticati o ignorati e soprattutto dai più piccoli.

Quindi Bray ha innanzitutto mostrato grande interesse verso il “brand” ManifestoCultura e ha espresso l’intenzione di non lasciare questo “marchio” da solo, ma ha cercato e cercherà di legarlo a fatti concreti e soprattutto includerlo in un discorso di pluralità e di coralità dove non c’è più un soggetto autonomo che organizza e si evolve, ma un gruppo più o meno coordinato, che costituisce un “NOI” che include anche Massimo Bray oltre a tutti gli altri soggetti. Insomma, l’intenzione è legare tutte le realtà, piccole e meno piccole, che negli ultimi mesi si sono affacciate nel mondo dei social network con finalità culturali, lasciandole comunque crescere in autonomia, ma legandole ad un progetto di più largo respiro.

Nell’incontro si è parlato di riqualificazione delle periferie e delle aree urbane, di street art, di piccolo patrimonio artistico da proteggere e valorizzare, di coscienza culturale che deve partire dalle scuole e dai più piccoli, ma anche di tanto altro. Bray ha dimostrato di continuare ad essere “sul pezzo” (e su questo non vi erano dubbi) seguendo personalmente la crescita e lo sviluppo di realtà come ManifestoCultura, StoriaMerdiana, InvasioniDigitali, PompeiMia, StopBiocidio Caserta, i gruppi Igers d’Italia, MonumentiAperti in Sardegna, i Precari Cultura e le tante realtà culturali sparse nel territorio, dai poli archeologici e museali fino alle biblioteche di periferia,  nate anche grazie alla sua azione e vitalità, sia da Ministro della Cultura che da parlamentare, cittadino e professionista della cultura attento ai suoi temi.

Ci si è infine dati appuntamento ad una data futura per incontrarsi nuovamente, magari in un numero più ampio di partecipanti e possibilmente portare qualche azione concreta sul piatto.

Vito Telesca

ManifestoCultura

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